Il
graffito su foglia d'oro è una tecnica molto antica. Difatti l'usanza di applicare l'oro battuto in foglia a tessere di vetro risale ai primi secoli dopo Cristo nella realizzazione dei mosaici che ornano le basiliche in stile bizantino. |
Sempre all'arte
paleocristiana si devono i primi esempi di foglia d'oro graffita
applicata tra due lastrine di vetro, poi rifuse. Notevoli esemplari di questi oggetti sono tutt'oggi conservati ed esposti nelle gallerie dei Musei Vaticani. |
La
tecnica consiste nell'applicare la foglia d'oro all'oggetto in vetro
mediante una sostanza particolare. Poi si passa all'incisione che
avviene utilizzando una sottilissima punta di rame, metallo
relativamente morbido che impedisce di rovinare il vetro sottostante. Una volta ultimato il graffito, il pezzo viene infornato per permettere all'oro di fondersi nel vetro e di aumentare così la sua resistenza e la sua brillantezza. |
Sara utilizza esclusivamente
vetro di Murano autentico, in quanto, grazie alla sua particolare
formulazione chimica, è probabilmente l'unico tipo di vetro capace di
affrontare la ricottura in muffola senza rischiare di danneggiarsi o
deformarsi. La lavorazione manuale degli oggetti decorati è garantita dall'assenza dei "bordini" tipici dei vasi realizzati con lo stampo, oppure dalla presenza dell' "ombelico" dovuto alla canna del soffiatore nei piatti e nelle coppe, o ancora nella superficie irregolarmente ondulata delle lastre spianate con la mazzetta. La foglia d'oro utilizzata da Sara è battuta a mano da artigiani locali ed è ottenuta da oro purissimo, l'unico che sappia regalare quelle tonalità ricche e quei riflessi inconfondibili che da sempre caratterizzano il più nobile dei metalli. |
Storia,
tradizioni secolari, antiche lavorazioni, materiali preziosi e il gusto
per la perfezione dei particolari sono gli ingredienti che rendono
uniche le realizzazioni di Sara e che crediamo riusciranno a soddisfare
anche i più esigenti. |